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10 Novembre 2016Approvato il decreto legislativo che vieta ai negozianti di dare gratuitamente ai clienti buste di plastica, al posto dei sacchetti di cartone della spesa.
Scatta il divieto di fornire, gratuitamente, ai clienti di negozi e supermercati, buste di plastica dove infilare i prodotti della spesa. A ciò si accompagna anche la progressiva riduzione della vendita delle buste di plastica fornite a fini di igiene o come imballaggio primario per alimenti sfusi diversi da quelli compostabili. A stabilirlo è un decreto legislativo – approvato ieri in via preliminare dal Consiglio dei Ministri – che attua una direttiva comunitaria del 29 aprile 2015.
Il testo della nuova legge, che riguarda appunto la riduzione dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero, è stato approvato per ridurre l’elevato livello di inquinamento ambientale riconducibile ai rifiuti di borse di plastica. Avevamo anticipato la sua uscita lo scorso mese di settembre, quando l’Italia aveva – e stavolta il termine è stato rispettato – due mesi di tempo per adeguarsi alla normativa dell’UE e sancire l’addio dal mercato della cessione a titolo gratuito delle buste di plastica per la spesa.
Oggi i supermercati distribuiscono i cosiddetti shopperini, i sacchetti “usa e getta” che utilizziamo tutti i giorni per portare a casa la spesa e che – per legge – devono essere in plastica completamente biodegradabile e compostabile. Ora, invece, l’approvazione del nuovo testo potrebbe imporre, anche nel nostro Paese, l’utilizzo dei sacchetti di cartone. Non importa che siano più fragili e che i pacchi più pesanti siano difficilmente trasportabili. La legge, però, vieta solo la cessione a titolo gratuito, ossia la distribuzione senza pagare alcunché. Invece la vendita non esce completamente di scena, ma andrà progressivamente ridotta. Quindi, se il supermercato farà pagare qualche centesimo per ogni busta di plastica utilizzata dal cliente potrà continuare a farlo.
La pratica di regalare le buste di plastica per la spesa è stata ormai abbandonata dalle grandi catene commerciali diversi anni fa che si sono dotate degli shopperini biodegradabili, di norma addebitati sul conto della spesa per circa 10 centesimi. La vecchia busta di plastica, quella rigida e distribuita gratis, è ancora in uso ai vecchi negozietti rionali che, da oggi, dovranno appunto sbarazzarsene.
Fonte: Le Legge per tutti
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