•Quali sono i compiti del giurista d’impresa in Italia?
Il GIURISTA D’IMPRESA nel nostro Paese ha il compito principale di tutelare gli interessi di natura giuridica dell’impresa in cui opera.
Questa figura, che lavora alle dipendenze dell’azienda di appartenenza, oggi è un professionista che unisce all’apporto delle specifiche competenze legali il ruolo manageriale, contribuendo con le altre funzioni aziendali alla creazione dei processi decisionali e gestionali dell’impresa.
Una definizione utile è quella fornita da Ugo Draetta, secondo il quale, il giurista d’impresa «… è il responsabile della identificazione, valutazione e gestione dei rischi di natura legale, cioè dei rischi che possono derivare all’azienda dall’applicazione o dalla violazione di norme giuridiche. Egli, inoltre, contribuisce ad orientare l’azione dell’azienda in modo non solo da evitare, ridurre o, almeno, calcolare con sufficiente precisione i rischi di natura legale, ma anche da identificare e sfruttare situazioni giuridiche da cui l’azienda possa trarre beneficio».
Il ruolo del legale d’azienda in Italia, quindi, negli anni ha subito una rapida evoluzione ed oggi i compiti che gli sono assegnati si sono allineati a quelli dei giuristi d’impresa operanti nelle aziende dei principali Paesi industrializzati.
In particolare il giurista d’impresa:
-svolge funzioni manageriali quali la gestione del budget la responsabilità di progetti e risultati non solo professionali ma anche economico-finanziari ciò implica e la conoscenza del bilancio d’esercizio consolidato di gruppo. A questa figura è richiesta una attenta gestione dei costi della Funzione, bilanciati tra risorse interne e consulenti legali esterni.
-possiede una solida preparazione giuridica ed in base alla tipologia dell’azienda ove lavora ha competenze specifiche di diritto, utilizzate per segnalare all’impresa le opportunità, i rischi e le ricadute aziendali connesse a nuove disposizioni e discipline normative. La specializzazione delle competenze è relativa al diritto amministrativo, comunitario, internazionale, tributario, societario, bancario, del mercato mobiliare e dei gruppi di imprese (corporate governance) e, soprattutto del codice di diritto commerciale (contrattualistica, operazioni straordinarie, ecc..).
Le specifiche competenze giuridiche possono essere determinate anche dal settore merceologico dell’impresa: energia, farmaceutico, grande distribuzione ecc.
In tale contesto il legale d’azienda fornisce, tra l’altro, assistenza e consulenza legale alle unità organizzative dell’impresa, si occupa delle controversie legali e contenziosi in atto, redige la contrattualistica nazionale ed internazionale.
In Brembo la competenza del giurista d’impresa è legata al business dell’azienda con particolare attenzione al contenzioso, alla contrattualistica, alla pareristica, alla compliance di gruppo.
-si occupa della gestione del rapporto con gli avvocati esterni: un’ampia collaborazione con i professionisti esterni che, oggi più che mai, si stanno organizzando internamente per soddisfare le esigenze del legali d’azienda.
-può fare operazioni straordinarie e portare a termine progetti di sviluppo. I legali d’azienda hanno acquisito questa nuova competenza che consente loro di impostare e negoziare accordi relativi alle operazioni straordinarie anche con il ruolo di “Project Manager”.
•Quale l’intervento di Aigi verso questa professione?
L’Associazione Italiana Giuristi di Impresa (A.I.G.I.), nata nel 1976, vuole valorizzare la figura ed il ruolo del Giurista di Impresa promuovendone lo status giuridico, che in Italia a differenza di altri Paesi non è ancora riconosciuto. In Italia non esiste una legge che ne prevede l’esistenza, ne delimita l’ambito di attività, la responsabilità o lo status giuridico.
AIGI, dunque, porta avanti un riconoscimento sostanziale oltre che formale del ruolo del giurista d’impresa. I soci di AIGI sono sia avvocati abilitati all’esercizio della professione che laureati in giurisprudenza: entrambi ricoprono il ruolo di giurista d’impresa in rapporto di subordinazione con l’azienda.
A.I.G.I. svolge, inoltre, un’importante attività formativa: collabora con studi legali esterni, varie Università ed Enti di formazione per la realizzazione corsi di diritto e master, convegni e seminari giuridici; elabora importanti studi di contenuto giuridico-economico. Il tutto con la finalità di aggiornamento professionale per i Soci.
L’Associazione ha dato vita anche ad un proprio Codice di Condotta e ha il compito di vigilare che i Soci rispettino queste regole deontologiche.
Infine l’Associazione favorisce lo scambio di informazioni, esperienze e documentazioni tra i Soci.
Oltre ad una approfondita preparazione giuridica, al giurista d’impresa si richiede anche capacità manageriale. In che cosa consiste?
L’evoluzione delle competenze dei legali d’azienda è avvenuta di pari passo con l’aumentare delle esigenze delle imprese che hanno maturato sempre più caratteristiche dinamiche, necessitando quindi di figure professionali che operino non solo con una specifica conoscenza delle problematiche giuridiche ma anche manageriali.
Il giurista di impresa, nell’ambito di un rapporto di lavoro subordinato, possiede una laurea in Giurisprudenza oppure ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense, e all’interno dell’ufficio legale opera grazie a conoscenze giuridiche di settore ovvero nei campi del diritto che interessano la vita aziendale.
I legali d’azienda oggi sono competenti anche di business ed in particolare possiedono conoscenze economiche e finanziarie (microeconomia, contabilità e gestione aziendale), una preparazione approfondita di criteri di valutazioni aziendali; essi spesso sono alle dirette dipendenze dei vertici aziendali; prendono parte alle trattative negoziali dell’azienda e sono in grado di proporre alternative sul modello o sul contenuto degli accordi, per proteggere gli interesse dell’impresa.
Fondamentale per questa figura la conoscenza dell’inglese che è diventata skill essenziale per la gestione dei rapporti internazionali e redazione di contratti commerciali.
Il Giurista d’impresa deve:
-essere disponibile a viaggiare frequentemente per lavoro,
-avere maturato una importante capacità di analisi, di sintesi e negoziazione
-essere in grado di mantenere relazioni interpersonali con interlocutori italiani e stranieri
-lavorare in un ambiente dinamico e complesso.
Come si svolge il meccanismo di progressione in carriera del giurista d’impresa in Italia?
Le progressioni di carriera di questa figura sono legate alla capacità di leadership, non ci sono automatismi.
In generale, ci sono quattro possibili passaggi di livello effettivo per il giurista d’impresa:
–Legal specialist : possiede una laura in giurisprudenza e ha maturato un’esperienza di 1-3 anni nella posizione;
-Legal counsel: ha maggiore esperienza nel ruolo e ha acquisito maggiori capacità tecniche all’interno dell’azienda.
–Senior Legal Counsel: la figura ricopre una posizione già tecnica con competenze specifiche ed approccia già alla gestione.
–Legal manager: una figura che ha maturato 7-8 anni di esperienza, declinata nelle varie aree di specializzazione presenti in azienda (corporate, IP, Energy…)
Il Giurista d’impresa, nelle aziende di medie e grandi dimensioni, può arrivare a ricoprire il ruolo di quadro o dirigente, acquisendo una importante autonomia decisionale, in merito allo specifico ruolo di interpretazione delle normativa da applicare.
Nella sua carriera il Giurista d’impresa può ricoprire, in base alla tipologia di azienda, il ruolo di:
Direttore di funzione: il legale è a capo dell’ufficio legale dell’azienda dopo un’esperienza nel ruolo di almeno 15 anni..
Direttore per settore merceologico: gestisce un team di risorse dedicato ad un determinato settore dell’azienda. Le grandi aziende, avendo come business diversi settore merceologici, necessitano al loro interno di figure altamente specializzate nella divisione di interesse (grande distribuzione, bancario, Energy, IP).
Infine ruolo apicale all’interno delle aziende di grandi dimensioni è ricoperto dal General Counsel, figura centrale all’interno dell’impresa con una consolidata esperienza nell’area Affari Legali e Societari, pienamente coinvolta nelle scelte strategiche aziendali. Il General Counsel affianca direttamente l’Amministratore Delegato e il consiglio di amministrazione nella gestione di tematiche complesse.
Ci racconta come è regolamentata la figura del giurista d’impresa in Francia, Germania, Gran Bretagna e Usa sulla base dell’interessante studio della Commissione Tecnica AIGI 2010-2013?
Prima di tutto è necessario inquadrare la regolamentazione della figura del Giurista d’impresa in Italia per comprendere le differenze con gli altri Paesi.
Il Giurista d’impresa, in Italia, è legato all’azienda da un rapporto di lavoro subordinato, non può iscriversi all’Ordine degli avvocati e neppure curare pratiche di propri clienti; la figura non è attualmente riconosciuta dall’ordinamento giuridico italiano.
AIGI ha partecipato al dibattito sulla Riforma della Professione Forense con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento per i Giuristi d’Impresa abilitati all’esercizio della professione di Avvocato di iscriversi all’albo di riferimento.
La legge di riforma della professione forense (Legge n. 247/2012) non ha però inserito nessuna indicazioni in merito al riconoscimento della categoria dei giuristi d’impresa.
In data 17/12/2013, inoltre, è stata accolta l’istanza di annotazione dell’AIGI nell’elenco delle Associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate. Con tale iscrizione, ai sensi del DLGS 9.11.2007 n. 206 sarà possibile, per il tramite del Ministero, partecipare ai tavoli che verranno istituiti per la definizione delle “Piattaforme Comuni” previste a livello europeo per il riconoscimento delle relative qualifiche tra i vari stati. Come indicato dalla studio della Commissione Tecnica AIGI 2010-2013, nei Paesi di Common Law, ad esclusione dell’India, la figura del giurista di impresa è equiparata a quella del libero professionista.
In particolare, nei Paesi centro europei c’è una tendenza positiva verso l’equiparazione delle due figure professionali.
In Francia, con la legge 1259/1990, è stata riconosciuta e regolamentata la figura del giurista di impresa, ma come per l’Italia, c’è incompatibilità con la libera professione.
In Germania, i legali d’azienda sono formalmente riconosciuti. Essi possono iscriversi come Syndikusanwalt presso l’equivalente dell’albo degli avvocati.
La legge tedesca sugli avvocati (BRAO) non disciplina però specificamente il ruolo del giurista d’impresa (se non per escludere la possibilità per il giurista d’impresa di rappresentare in giudizio il proprio datore di lavoro).
Nonostante il contratto di lavoro subordinato consenta l’esercizio dell’attività di avvocato (qualora il giurista d’impresa sia iscritto all’albo degli avvocati) e, quindi, riconosca il diritto di assumere incarichi da propri clienti, al giurista d’impresa è preclusa la difesa in giudizio e nei procedimenti arbitrali nell’interesse della società datrice di lavoro, potendo solo intervenire nelle controversie di lavoro e nel primo grado di giudizio in qualità di mero rappresentante.
Al giurista d’impresa e agli avvocati si applicano le stesse normative e regolamenti quali ad esempio la legge tedesca sugli avvocati (BRAO) e le relative norme di deontologia.
In Gran Bretagna, è riconosciuto lo status di giurista di impresa; il “solicitor” può svolgere la sua attività, anche quale “litigator”, anche se legato da un rapporto di lavoro con un’azienda.
L’iscrizione all’Albo dei Barristers o dei Solicitors è compatibile con l’esercizio di tale professione.
I solicitors offrono assistenza legale a singole persone, organizzazioni e società operando principalmente in studi privati.
I barrister offrono consulenze su temi legali di carattere specialistico richiesti dagli stessi solicitors e sono gli unici abilitati alla discussioni di casi di fronte alla Corte.
Negli USA, i “General Counsel” possono far parte, anche se a titolo particolare, dell'”American Bar Association’s Corporation”, il che significa che hanno una ben definita collocazione nell’ordinamento americano. In particolare, gli in house sono soggetti all’applicazione delle stesse disposizioni previste per i liberi professionisti.
Fonte: Diritto24
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